Già da alcuni anni le Donne Contadine ticinesi, costituitesi in diversi gruppi regionali, si sono distinte sia per l’appoggio dato al settore primario e alle locali Società Agricole, sia per la promozione di corsi e di iniziative volti ad aiutare, e a stimolare ad un aggiornamento continuo, coloro che sono attivi nel mondo rurale, sollecitandoli a rimanere sempre al passo coi tempi. Tempi che per il settore primario, non sono di certo rosei, tutt’altro. Dapprima il crollo dei prezzi dei prodotti, poi la crisi economica, ed infine le gravi malattie che hanno colpito il bestiame. Fattori che hanno contribuito alla perdita di credibilità del mondo contadino ticinese. Da parte loro, le Donne Contadine, con le loro attività, hanno cercato e cercano in tutti i modi di farsi conoscere, di far comprendere al consumatore la genuinità della produzione e l’importanza di salvaguardare il settore primario in Ticino.

Dapprima si sono formati dei gruppi regionali che  hanno deciso di costituire un’Associazione cantonale e conferire così un ulteriore tassello all’agricoltura ticinese.

Il difficile ruolo della donna

Nel nostro Cantone, che purtroppo è tutt’oggi da annoverare tra i più poveri della Svizzera, la giovane donna che sposa un contadino, nella maggior parte dei casi deve, oltre all’impegno di casalinga e di mamma, svolgere un ruolo d’amministratrice aziendale e coadiuvare il marito anche nei lavori agricoli di stalla e della fienagione. l’impegno di lavoro, in ore e in sforzi fisici, è notevole, ma troppo spesso è purtroppo sottovalutato e poco considerato da chi non è attivo in prima persona. Questi atteggiamenti fanno star male, in quanto dimostrano l’immaturità con cui si affronta il nuovo millennio, che si preannuncia non certo facile per il nostro settore. Questa difficile situazione rappresenta uno dei motivi che hanno stimolato la decisione delle Donne Contadine Ticinesi.